TI CONSIDERI INTELLIGENTE?
Cosa significa essere intelligenti esattamente?
Da bambina non mi consideravo intelligente. Entravo in panico quando mi chiedevano di leggere ad alta voce, mi vergognavo quando scrivevo parole al contrario e mi confondevo perché i numeri continuavano a cambiare posizione nella mia mente.
A scuola combattevo costantemente con sensazione di inadeguatezza e tristezza: È difficile vedere amici e fratelli che se la cavano bene quando tu fai fatica con le basi, e sentire l’insegnante dire a mia madre che purtroppo sei troppo lenta, conferma il timore di essere stupida. Tutto questo ha causato in me insicurezza ed una bassa autostima durante l’infanzia e per gran parte della mia vita adulta.
È UN SOLLIEVO SAPERE CHE ESISTE PIÙ DI UN TIPO DI INTELLIGENZA
Ora capisco che il QI, il “Quoziente Intellettivo”, predice il nostro successo accademico, ma è solo una misura di tutte le nostre numerose abilità: possiamo invece avere la capacità spaziale di pensare in 3D, o possiamo avere ritmo, cadenza e tono musicale. Le abilità atletiche, artistiche e meccaniche sono altri tipi di intelligenza e ce ne sono molte altre che non vengono mai lodate. Un tipo importante è l’Intelligenza Emotiva: la capacità di comprendere, esprimere e gestire le nostre emozioni e quelle degli altri.
L’INTELLIGENZA EMOZIONALE CI AIUTA A COSTRUIRE RELAZIONI SANE E FORTI, a navigare situazioni sociali, a prendere buone decisioni e ad affrontare sfide impegnative. Credo che la capacità di andare d’accordo con le persone attraverso la comprensione delle emozioni ci aiuti ad avere successo in tutti i settori della vita. Mi ha confortato leggere uno studio psicologico che conferma: “le persone con dislessia tendono ad aver una grande intelligenza emotiva e sono esseri umani che sentono tanta compassione”. Alcune persone sono nate con buone capacità emotive, mentre altre hanno bisogno di impararle. Tutti possono migliorare.
L’INTELLIGENZA EMOTIVA È UNA COMBINAZIONE DI DIVERSE ABILITÀ:
.1. ESSERE CONSAPEVOLI DELLE PROPRIE EMOZIONI
Essere in grado di notare ed esprimere con precisione i diversi sentimenti: Alcuni durano pochi secondi, “sono sollevato!”, altri durano più a lungo, “sono sereno” o “mi sento solo”.
.2. CAPIRE COME SI SENTONO GLI ALTRI
Essere in grado anche ad esprimere come si sentono gli altri: “Posso capire perché sei frustrato…” o “Posso immaginare che tu ti senta impotente in questo momento…” ecc.
Siamo naturalmente portati ad immaginare come potrebbero sentirsi gli altri in situazioni difficili o dolorose. Anche a capire perché si potrebbero sentire in quel modo:
“Che frustrazione, lavorare tanto e non ottenere i risultati desiderati!”
“Tua madre sta soffrendo e non c’è niente che puoi fare.”
La capacità di immaginare le forti emozioni che prova una persona (anche se non si è sicuri al 100%) si chiama empatia. L’empatia ci aiuta a preoccuparci degli altri e a costruire buone amicizie ed autentiche relazioni.
.3. GESTIRE LE REAZIONI EMOTIVE ECCESSIVE
Tutti ci arrabbiamo. Tutti ci sentiamo delusi. È importante esprimere i propri sentimenti. Ma gestire le nostre reazioni significa sapere quando, dove e come esprimerli. Quando capiamo da dove provengono le nostre emozioni, possiamo trattenere una reazione eccessiva se non è il momento o il luogo giusto per condividerla. Usando la nostra Intelligenza Emotiva possiamo capire se una reazione irrispettosa, troppo intensa, impulsiva può danneggiare la nostra relazione.
L’Intelligenza Emotiva si sviluppa con l’età. Se così non fosse, gli adulti si comporterebbero sempre come bambini, esprimendo le loro emozioni attraverso i capricci, le botte, le urla e perdendo di controllo! La gestione delle reazioni emotive e la scelta di un modo alternativo di comportarsi e di agire richiedono una certa pratica per aiutare i nuovi percorsi cerebrali a svilupparsi.
Cominciamo a sviluppare le abilità della intelligenza emotiva riconoscendo ciò che proviamo, capendo come ci siamo arrivati a sentirci così, comprendendo come si sentono gli altri e perché, e mettendo le nostre emozioni in parole sincere quando ne abbiamo bisogno.
Sei in grado di capire le tue emozioni?
Sei in grado di gestirle?
Sei in grado di valutare i sentimenti degli altri?
Sei aperto ad ascoltare le emozioni degli altri?